Flessibilità su misura per la tua impresa.
La contrattazione di secondo livello è uno strumento che consente alle aziende di adattare le condizioni di lavoro alle proprie specifiche esigenze, integrando o derogando, entro certi limiti, quanto previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL). Questo tipo di contrattazione può avvenire a livello aziendale o territoriale e offre vantaggi sia per l’impresa che per i lavoratori.
Cosa può regolare un accordo di secondo livello?
Gli accordi di secondo livello possono intervenire su diverse materie, tra cui:
- Orario di lavoro: definizione di turni flessibili o orari personalizzati per esigenze produttive.
- Premi di risultato: introdurre bonus detassati legati a obiettivi di produttività o qualità
- In condizione di normale attività aziendale integrando il CCNL di riferimento per adattarsi il più possibile alle esigenze di un’azienda o di più aziende di una determinata area territoriale da un lato e dei lavoratori dall’altro.
- In momenti di crisi aziendali consentendo al datore di lavoro di gestire in maniera non traumatica il personale in eccesso.
- Per il perseguimento di finalità temporanee derogando la legge e il CCNL di riferimento.
Questi accordi permettono di “cucire su misura” le condizioni di lavoro, migliorando la competitività dell’azienda e il benessere dei dipendenti .
Falsi miti da sfatare
- “Solo le grandi aziende possono stipulare accordi di secondo livello”: Falso. Anche le piccole e medie imprese possono avvalersi di questa possibilità, adattandola alle proprie dimensioni.
- “È un processo troppo complesso”: Falso. Con il supporto di un consulente del lavoro o di un esperto in relazioni industriali, è possibile gestire efficacemente la contrattazione.
- “Non offre vantaggi concreti”: Falso. Gli accordi possono prevedere benefici fiscali, come la detassazione dei premi di produttività, e migliorare il clima aziendale.
Consigli pratici per l’implementazione
- Analizzare le esigenze aziendali: identificare le aree in cui un accordo potrebbe portare benefici.
- Coinvolgere le rappresentanze sindacali: avviare un dialogo costruttivo per definire gli obiettivi comuni.
- Redigere un accordo chiaro e dettagliato: specificare le condizioni, la durata e le modalità di verifica dei risultati.
- Monitorare l’efficacia dell’accordo: valutare periodicamente l’impatto delle misure adottate e apportare eventuali correzioni.